Teatro

D'ANNUNZIO: CELEBRAZIONI PER I 100 ANNI 'FIGLIA IORIO'

D'ANNUNZIO: CELEBRAZIONI PER I 100 ANNI 'FIGLIA IORIO'

A Chieti e Pescara spettacoli, convegni, mostre, annullo filatelico. Al via le celebrazioni per il centenario del primo allestimento della tragedia ''La figlia di Iorio'' di Gabriele D'Annunzio, avvenuta al Teatro Lirico di Milano il 3 marzo 1904. L'opera - che solo in seguito venne pubblicata in volume dall'editore Treves - riscosse un immediato e clamoroso successo: protagonisti furono gli attori Ruggero Ruggeri e Irma Gramatica, star dell'epoca. La prima messa in scena in terra abruzzese avvenne il 23 giugno 1904, al Teatro Marrucino di Chieti, alla presenza dell'autore. Tra le iniziative in programma per ricordare il debutto del famoso dramma dannunziano ambientato in un Abruzzo pastorale e patriarcale sono previste due produzioni teatrali del Marrucino: un concerto di brani d'opera e canti composti su testi di D'Annunzio, diretto dal maestro Fabrizio Carminati, e un nuovo allestimento della tragedia messa in scena dalla Scuola di recitazione del teatro di Chieti, con la regia di Sabatino Ciocca. Altro appuntamento con lo spettacolo sara', la sera del 18 marzo, quando al Teatro Marrucino di Chieti, sara' proposto ''La testimone velata'', tratto dal carteggio tra Eleonora Duse e Gabriele d'Annunzio, diretto Alfonso Cipolla e con Giovanni Moretti. Il 18 e il 19 marzo una ventina di studiosi daranno luogo al convegno che intende ripercorrere la fortuna critica dell'opera in Italia e all'estero. Gli atti del convegno saranno pubblicati dalla rivista ''Studi Medievali e Moderni'' della Facolta' di Lettere dell'Universita' D'Annunzio di Chieti. In occasione del convegno di Chieti verra' realizzato uno speciale annullo filatelico. Il 2 marzo nel Museo delle Genti d'Abruzzo di Pescara, verra' inaugurata una mostra di documenti sulla fortuna di ''La figlia di Iorio''. L'esposizione, promossa dall'Istituzione teatrale teatina in collaborazione con quella museale pescarese, ripercorre la storia dell'opera dannunziana attraverso l'esposizione di alcuni manoscritti autografi e di prime edizioni. Tra i pezzi che saranno in mostra, l'autografo conservato al Museo Barbella di Chieti, l'autografo della traduzione abruzzese fatta da Cesare De Titta, prime edizioni italiane e straniere, oltre a giornali dell'epoca e a materiale fotografico.